ARI Mestre partecipa allo JOTA/IOTI 2015

lowres-2015-badge (1)La sezione ARI di Mestre sarà presente alla manifestazione JOTA/IOTI che si svolgerà Sabato 17 Ottobre 2015 presso il Forte Gazzera di Mestre.

Saremo attivi in HF, VHF, UHF nelle modalità fonia, digitale e naturalmente in CW.

Per chi della sezione vuole dare una mano può rivolgersi al responsabile e organizzatore Sandrone IZ3ZMF.

RESOCONTO DELL’ATTIVITA’

Elenco dei soci che hanno partecipato all’evento Jamboree Jota Joti 2015 : IK3CYN, IK3ELC, IK3OCD, IK3SSW, IK3TYB, IK3UVE, IK3YBX,  IW3FVZ, IW3GST, IZ3GOO, IZ3IBL, IZ3PYE, IZ3ZMF.

Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato all’attività e alla sua buona riuscita, dovuta anche alla numerosa partecipazione dei bambini presenti.

Il 17 e 18 Ottobre si è tenuto presso il forte Gazzera a Mestre lo Jota Joti (Jamboree on the Air). Si sono riuniti ben quattro gruppi della zona di Mestre: Gazzera Mestre 5, Mestre 7, Favaro Campalto e Quarto d’Altino, per un totale di 80 ragazzi, aiutati dall’Associazione ARI (Associazioni Radioamatori Italiani) di Mestre e i volontari Scout A.G.E.S.C.I. della protezione civile, che hanno imparato ad utilizzare i vari strumenti per la“comunicazione a distanza”, come radio, telegrafo, internet etc.

Ma come funziona uno Jota Joti? Si tratta di un evento a cui partecipano circa un milione di Scout di tutto il mondo e di tutte le età; Si sceglie un “canale” che può essere un canale radio, ma anche una chat internet. Quando si ha il collegamento, si inizia a discutere o chattare e gli argomenti non finiscono mai.
Sabato 17 sono stati tenuti i “corsi” per apprendere le basi di ogni strumento utilizzato dai Radioamatori, anche con qualche esempio pratico, dalla comunicazione con il telegrafo alla comunicazione via radio con un altro gruppo italiano.
Il giorno dopo invece sono state messe in pratica le conoscenze apprese, sopratutto tramite lacomunicazione via internet e via radio. Queste attività sono state anche accompagnate da un giocoa domande e una prova, che consisteva nel ritrovamento di una scatola con all’interno un GPS, il quale era nascosto all’interno del forte.
La comunicazione via chat, è stata apprezzata moltissimo, forse perché i ragazzi la consideravano più familiare, contattando scout di diverse nazionalità, comunicando in varie lingue,conoscendodiverse realtà e modi diversi di fare scoutismo.
Nelle chat i ragazzi si scambiavano un codice chiamato “JidCode”, utilizzandolo per giocare insieme al JamPuz.
Per la prima volta questo evento è stato tenuto a Mestre ed i ragazzi sono stati molto soddisfatti da questa nuova esperienza. Si spera che il prossimo anno, con la collaborazione preziosa dell’ARI di Mestre e  i volontari Scout A.G.E.S.C.I della Protezione Civile si riesca a riorganizzare questo evento.
Articolo di Agnese – AGESCI